Chi pratica sport agonistico si ritrova a dover gestire nella sua vita la scuola e lo sport. E, diciamocelo, a volte può risultare alquanto complicato. Vive quella situazione che viene chiamata Dual Career. Per Dual Career si intende il percorso di sviluppo di una carriera sportiva e un percorso di studio in parallelo. Gli atleti studiano mentre si allenano, completando studi universitari o professionali che li preparano per il futuro. In realtà una sorta di “doppia carriera” per chi pratica le discipline natatorie può iniziare prima: già dalle scuole superiori gli atleti agonisti si allenano 6 volte più le gare/partite nei weekend e non è facile gestire allenamenti, studio, preparazione a interrogazioni ed esami.
Coltivare e gestire una dual career è importante per diversi motivi:
Sviluppo personale e professionale
Molte delle abilità acquisite nello sport come la disciplina, il lavoro di squadra e la gestione dello stress sono trasferibili in altri settori professionali. Migliora l’autostima e genera una visione più completa del proprio valore oltre lo sport.
Sicurezza dopo la carriera sportiva
Garantisce un’alternativa professionale una volta concluso il percorso sportivo, offrendo stabilità economica a lungo termine. Migliora la transizione post-carriera: evita che gli atleti affrontino incertezze o stress quando lasciano lo sport, riducendo il rischio di depressione o crisi identitaria.
Equilibrio psicologico e benessere mentale
Riduce stress e pressione legati alle prestazioni. Lo studio o una professione parallela possono offrire una forma di equilibrio e diversificazione della propria identità. Gli atleti evitano di essere definiti esclusivamente dalla loro carriera sportiva, costruendo una seconda identità che contribuisce al loro benessere globale.
Maggiore longevità sportiva
Sapere di avere un piano B può togliere parte della pressione di “tutto o niente” che molti atleti sentono, portandoli a fare scelte più sane e a migliorare le loro prestazioni senza stress eccessivo. Meno pressione a ottenere risultati immediati. Ma come gestire al meglio studio e sport? Come evitare momenti di born-out?
- GESTIONE DEL TEMPO E ROUTINE
Per bilanciare allenamenti, competizioni e studio gli atleti devono sviluppare forti capacità di gestione del tempo pianificando in anticipo e utilizzando il tempo libero in modo efficiente. Importante la prioritizzazione: devono essere in grado di riconoscere quali sono le priorità in determinati momenti. La creazione di una routine aiuta nelle attività quotidiane. - SUPPORTO PSICOLOGICO E RETE DI AIUTO
Una rete di supporto solida è cruciale per gestire il carico di lavoro doppio. Famiglia e amici possono offrire supporto emotivo, aiuto nella gestione del tempo o delle responsabilità e incoraggiamento nei momenti difficili. Anche allenatori e docenti devono essere consapevoli della dual career dell’atleta e collaborare per creare condizioni che favoriscano il successo su entrambi i fronti. - OBIETTIVI REALISTICI E FLESSIBILI
Gli atleti devono stabilire obiettivi sia sportivi che accademici a breve e lungo termine, che siano realistici e raggiungibili. L’obiettivo non è eccellere in tutto allo stesso tempo, ma trovare un equilibrio che permetta progressi in entrambi gli ambiti. In alcuni momenti, uno dei due percorsi può richiedere più attenzione rispetto all’altro. Riconoscere quando è il momento di concentrarsi su uno e mantenere flessibilità nell’altro è fondamentale per evitare il burnout.
IN CONCLUSIONE
Gestire al meglio una dual career significa bilanciare con cura gli impegni sportivi e formativi/professionali, con il supporto di una buona pianificazione, una rete di supporto e una chiara visione di ciò che si vuole raggiungere a breve e lungo termine. Questo equilibrio, se ben mantenuto, permette agli atleti di massimizzare le loro opportunità durante e dopo la carriera sportiva